Come leggere un’etichetta di vino: la guida essenziale per principianti

Etichetta vino

Elementi obbligatori

Queste informazioni devono per legge comparire su ogni bottiglia di vino e sono la “carta d’identità” del prodotto.

  • Denominazione del vino: Questo è l’elemento più importante. Ti dice di che tipo di vino si tratta e spesso ne definisce la provenienza. In Italia, le denominazioni sono:
    • IGT (Indicazione Geografica Tipica): Vini di un’area geografica ampia, con regole di produzione meno rigide. Spesso sono vini molto buoni a un prezzo accessibile.
    • DOC (Denominazione di Origine Controllata): Vini di un’area geografica più ristretta, con regole di produzione più severe per garantire la qualità.
    • DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita): La massima classificazione italiana. Vini di alta qualità e prestigio, con regole molto rigide che includono un controllo statale su ogni singola bottiglia.
  • Nome e sede dell’imbottigliatore: Ti dice chi ha imbottigliato il vino e dove si trova l’azienda. A volte coincide con il nome del produttore.
  • Annata (o Millesimo): Indica l’anno in cui le uve sono state raccolte. È un’informazione fondamentale per i vini DOC e DOCG, e ti dà un’idea del “carattere” di quell’anno (per esempio, se l’annata è stata particolarmente calda o fredda). Per i vini da tavola e gli spumanti non è obbligatorio.
  • Volume: Indica la quantità di vino nella bottiglia (es. 750 ml o 0,75 l).
  • Titolo alcolometrico: La percentuale di alcol in volume (es. 13% vol).
  • Paese di produzione: Indica dove il vino è stato prodotto (es. “Prodotto in Italia”).
  • Presenza di solfiti: L’indicazione “Contiene solfiti” è obbligatoria se il livello di anidride solforosa nel vino supera i 10 mg/litro, cosa che avviene nella quasi totalità dei vini in commercio.

Elementi facoltativi

Queste informazioni non sono obbligatorie, ma sono spesso presenti per arricchire la comunicazione del produttore e guidare il consumatore.

  • Nome di fantasia del vino: Oltre alla denominazione, il produttore può dare un nome specifico al proprio vino (es. “Sassicaia” per un Bolgheri Sassicaia DOCG).
  • Varietà di uva: Indica il nome dei vitigni con cui è stato prodotto il vino (es. “Sangiovese”).
  • Note di degustazione: Alcuni produttori inseriscono una breve descrizione del vino, con suggerimenti su profumi, sapori e abbinamenti.
  • Temperatura di servizio: Un’indicazione utile sulla temperatura ideale per servire il vino.

Come mettere tutto insieme

Quando prendi una bottiglia, ti consiglio di guardare prima la Denominazione e l’Annata. Questi due elementi ti daranno subito un’idea della qualità e delle caratteristiche di base.

Poi, se vuoi approfondire, cerca i vitigni e le note di degustazione sulla retro-etichetta per capire se il profilo del vino si adatta ai tuoi gusti.

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